cosa visitare a trento itinerario in due giorni

Dagli antichi palazzi del centro storico al design futuristico del quartiere Le Albere: ecco l’itinerario perfetto per visitare Trento in due giorni!


Sorta in epoca romana e immersa nei paesaggi mozzafiato della sua splendida regione, Trento non è fatta solo per gli amanti delle escursioni e del trekking in montagna!

Se hai già apprezzato i suoi Mercatini di Natale, ti basteranno quarantott’ore per innamorarti del suo affascinante patrimonio architettonico e culturale, che spazia dai palazzi rinascimentali del centro storico fino alla modernità del quartiere Albere progettato da Renzo Piano. Scopri come vivere al massimo la città in due giorni con il nostro itinerario!

Primo giorno: a spasso per il centro storico

Palazzi antichi, chiese ad ogni angolo e vicoli caratteristici: ti basterà passeggiare per il centro storico di Trento per farti assorbire dalla sua elegante atmosfera carica di storia.

In Piazza Duomo, tutt’ora il fulcro della vita cittadina, sorge la Cattedrale di San Vigilio, la cui costruzione iniziò nel 1200 e si concluse cent’anni dopo: nonostante i diversi stili architettonici siano perfettamente amalgamati, un “occhio esperto” potrà notare la differenza tra la zona riservata all’altare, che presenta un impianto quadrato tipico dell’architettura del Duecento, e la navata centrale, caratterizzata da altissime campate rettangolari tipiche del secolo successivo.

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Una volta uscito dalla Cattedrale, voltati a guardare il rosone sulla facciata settentrionale che, con i suoi dodici raggi, rappresenta la Ruota della Fortuna e ci ricorda che la sorte delle persone può cambiare da un giorno all’altro!

Sempre in Piazza Duomo sorge Palazzo Pretorio, detto anche Palazzo Vescovile in quanto residenza dei Vescovi di Trento in epoca medievale. Costruito a inizio Duecento sui resti di due chiese precedenti, recentemente è tornato allo splendore originale grazie ad un importante restauro e, dagli anni Sessanta, è sede del prestigioso Museo Diocesano Tridentino, a memoria del celebre Concilio.

Proprio accanto al Museo sorge la Torre Civica che, durante il Concilio di Trento e in occasione del passaggio di grandi personalità pubbliche, veniva illuminata a festa con tanto di fuochi d’artificio.

Inizialmente di proprietà vescovile, diventò in seguito di proprietà comunale e fu utilizzata anche come prigione cittadina. Alta più di quaranta metri, la Torre è oggi aperta al pubblico: non farti intimorire dai suoi 156 scalini, una volta arrivato in cima lo spettacolo sarà sensazionale!

Secondo giorno: Castello del Buonconsiglio, quartiere Le Albere e MUSE

Anche se ti sarà difficile abbandonare il centro storico, ti consigliamo di destinare il secondo giorno alla scoperta di luoghi altrettanto meritevoli.

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È il caso del Castello del Buonconsiglio, il più importante complesso monumentale di tutta la regione. In posizione leggermente rialzata rispetto al resto della città, il Castello del Buonconsiglio racchiude dentro le sue mura molti edifici risalenti a periodi diversi: dall’antichissimo Castelvecchio, costruito nella prima metà del Duecento, fino alla secentesca Giunta Albertiana, in stile tipicamente barocco. Come spesso accade, nel corso dei secoli il Castello è stato adibito alle attività più svariate: da residenza vescovile a edificio amministrativo, da caserma a sede museale.

Dall’altro lato della città sorge un luogo dall’anima decisamente diversa, e che proprio per questo merita una visita: si tratta del quartiere Le Albere, pensato e realizzato da Renzo Piano. Sorto sulle ceneri dell’ex fabbrica Michelin, può vantare un alto livello di sostenibilità grazie all’impiego di materiali isolanti volti al risparmio energetico e ai 5 ettari di parco nel quale è immerso.

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©Archivio MUSE Museo delle Scienze – ph. Roberto Nova

All’interno del quartiere Le Albere si trova anche il MUSE, il Museo delle Scienze progettato dallo stesso Renzo Piano, che garantisce al visitatore un’esperienza davvero fuori dal comune: la forma dell’edificio è infatti ispirata ai versanti delle montagne, e il percorso espositivo si snoda dal piano interrato, dove troviamo le meraviglie della serra tropicale, fino alla terrazza, che raccoglie gli elementi geologici dell’ambiente alpino. Se ti trovi a Trento con i bambini è una tappa obbligata!

Prima di ripartire: una degustazione in cantina

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© Archivio Cantine Ferrari Trento

Prima di tornare a casa non puoi assolutamente rinunciare ad una degustazione di vini bianchi e spumanti tipici del territorio. Molte sono le cantine che offrono tour e degustazioni ad hoc, come ad esempio la celebre Cantina Ferrari, che produce bottiglie rinomate che nulla hanno da invidiare agli champagne francesi.

Marchio storico dell’enologia trentina, la Cantina Pedrotti da generazioni valorizza il territorio circostante con la propria produzione, e propone ai visitatori diverse tipologie di visita guidata nella Grotta dello Spumante.

Cantina Sociale Trento Vigneto

© Cantina Sociale di Trento

Fondata a metà degli anni Cinquanta per unire i piccoli produttori, la Cantina Sociale di Trento ha come obiettivo quello di difendere e promuovere l’eccellenza locale. Presso l’enoteca potrai degustare diverse tipologie di vini trentini, ciascuno con un’identità molto precisa: bianchi, rossi, rosé, il famoso spumante Trentodoc e alcune grappe.

A Trento con Italo

Raggiungere Trento in treno non è mai stato così facile grazie ai collegamenti Italo da tante città italiane. Sai che ci vogliono solo due ore e mezzo per arrivare a Trento da Firenze ad esempio?