Simbolo di riscatto, i graffiti (o street art) diventano fonte di socialità e rigenerazione urbana. Scoprili con un itinerario nella street art di Napoli.
Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, il centro storico di Napoli è tra i più antichi e vasti d’Europa. Gli itinerari possibili, non a caso, sono tantissimi e le cose particolari da fare a Napoli non mancano, soprattutto se sei amante dell’arte in tutte le sue forme.
Napoli e l’arte: dal liberty alla street art
La città partenopea vanta una lunga tradizione nel campo delle arti figurative, spaziando dalle opere del periodo classico al Liberty napoletano. La bellezza, qui, è ovunque, anche nel sottosuolo: la metropolitana di Napoli e le sue Stazioni dell’Arte, ad esempio, rappresentano un singolare museo underground che cambia volto a ogni fermata.
Questa volta vogliamo accompagnarti in un viaggio dedicato alla street art. Sì, perché la città custodisce anche splendidi murales e opere d’arte firmate da noti artisti contemporanei: mai sentito parlare, ad esempio, di un certo Banksy? Vuoi sapere dove si nascondono i graffiti più famosi di Napoli? Continua a leggere: ti ci portiamo noi!
Il Parco dei Murales di Napoli
L’intera città è un grande museo a cielo aperto: tra le zone più ricche di fermento creativo c’è il Parco Merola di Ponticelli, detto Parco dei Murales. Questo singolare esperimento di rigenerazione urbana nasce nella periferia orientale di Napoli, in un territorio demograficamente giovane ma segnato da forti emergenze sociali.
Oggi, grazie al contributo di tanti artisti, il Parco Merola è diventato un luogo magico, una grande distretto della creatività urbana vivacizzato da murales coloratissimi, laboratori per i ragazzi e produzioni televisive: tra le mete più famose della periferia di Napoli e decisamente tra le tappe irrinunciabili di un tour a Napoli in 2 giorni per appassionati d’arte.
Napoli e i murales di Jorit
Il nostro tour nella street art di Napoli prosegue in un altro quartiere periferico, San Giovanni a Teduccio. Qui, l’artista italo-olandese Jorit – autore di uno dei murales del Parco Merola – ha firmato un gigantesco tributo a Diego Armando Maradona. Una figura che a Napoli è molto più di un idolo: un vero e proprio semidio (e il murales si chiama, non a caso, il “Dios umano”).
Sempre in tema di icone, porta la firma di Jorit anche il murales “San Gennaro Operaio” nel quartiere Forcella: una visione imponente e di grande impatto per chi proviene da Spaccanapoli. Ispirato a Caravaggio, il ritratto del santo riprende i tratti di un giovane operaio napoletano e sorge a pochi passi dal Duomo di Napoli, sfondo del rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, tra le curiosità su Napoli più celebri in assoluto.
Banksy a Napoli: La Madonna con la Pistola
Sacro e profano s’intrecciano continuamente a Napoli: le curiosità continuano nella vicina Piazza Gerolomini, impreziosita da un’opera di Banksy. La sua “Madonna con la Pistola” vanta un’evidente particolarità: un revolver al posto della classica aureola.
Altra peculiarità è il fatto di essere l’unica opera dell’artista documentata in Italia e di essere stata rivestita da una lastra in vetro per proteggerla dai danni. Il tutto, grazie a una petizione per salvarla dal destino subito dall’opera già realizzata da Banksy a Napoli, originariamente situata in via Benedetto Croce e successivamente ‘oscurata’ da un altro writer.
A proposito, sei un fan dello street artist inglese dall’identità misteriosa? Non perdere la mostra dedicata a Banksy in programma al Mudec di Milano!
A Napoli con Italo
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