Treni alta velocità in Europa credits Miquel González Page via Flickr

Ecco record e curiosità sull’Alta Velocità in Europa: ti portiamo a fare un viaggio alla scoperta dei treni più avanzati del vecchio continente.


L’Alta Velocità ferroviaria sta portando negli ultimi decenni una vera rivoluzione nei trasporti del vecchio continente: i treni veloci rappresentano un mezzo di trasporto comodo, sicuro, flessibile ed ecosostenibile, sia per le persone che per le merci. Ma quali sono le nazioni protagoniste di questo importante cambiamento? Quali i treni più veloci? Vediamo insieme qualche dato interessante sull’Alta Velocità in Europa.

Quali sono i treni ad Alta Velocità in Europa?

Secondo la definizione di Alta Velocità formulata dalla Commissione europea e dalla Union Internationale des chemins de fer (UIC), sono treni AV tutte le linee ferroviarie che raggiungono (o superano) i 250km/h. L’Europa è il continente che, da solo, ospita il 60% delle linee Alta Velocità mondiali; la quota restante appartiene all’Asia (30%), patria dei “treni proiettile” Shinkansen, e ad America e Africa (10%).

Alta Velocità in Europa: record di velocità alla Francia

Il treno più veloce d’Europa (e del mondo)? È il TGV (Train à Grande Vitesse) francese, che già nel 2007 ha fatto registrare il record assoluto: ben 574,80 km/h, una vetta ancora insuperata. La Francia è stata una delle nazioni pioniere dell’Alta Velocità in Europa, con l’apertura della prima tratta della linea Parigi-Lione nel 1981.

tgv record di velocità v150

Come viaggiare in treno in Europa? L’Austria ha la rete più puntuale

La rete Alta Velocità austriaca fa capo alle ferrovie federali nazionali, ovvero alla OBB, Österreichische Bundesbahnen, con i treni Railjet. Le peculiarità di questo sistema? La linea AV d’oltralpe è la più puntuale (il 97% dei treni è arrivato in orario nel 2017) e una delle più green, visto che il 100% dell’energia elettrica che utilizza è prodotta da fonti rinnovabili.

Railjet ferrovie austriache - credits Pechristener

© Pechristener

Viaggi in treno in Europa con gli ICE tedeschi

I treni AV in Germania prendono il nome di ICE (InterCityExpress): attualmente ci sono oltre 60 convogli ICE 3 con i quali puoi spostarti tra le principali città tedesche e anche organizzare i tuoi viaggi in treno in Europa, raggiungendo in modo rapido e comodo Francia, Austria, Svizzera, Paesi Bassi e Belgio. La Germania sta anche sviluppando il Transrapid, un avanzato sistema di treno a levitazione magnetica, che sul circuito di prova dell’Emsland ha già raggiunto il traguardo dei 500 km/h.

alta velocità in germania ice

Viaggiare in treno in Europa: i primati della Spagna

La Spagna ha la linea AV più estesa d’Europa, con ben 3100 km di binari. A livello globale, è seconda solo alla Cina, che con la sua grande estensione vanta 19.369 km. Se il record di velocità di un treno è, come abbiamo visto, francese, alla Spagna appartiene però anche un altro importante primato, quello della linea ferroviaria mediamente più veloce d’Europa: la tratta da Madrid a Barcellona, 804 km, viene percorsa dai treni AVE (Alta Velocidad Española) in meno di 3 ore.

L’Italia non sta a guardare…

In Italia oggi la rete Alta Velocità di Italo congiunge tutte le principali città della Penisola tra cui Milano, Torino, Bologna, Roma e molti altri centri. Anche la ricerca made in Italy sta raggiungendo ottimi risultati in tema di levitazione magnetica, con il progetto IronLev della Scuola Superiore S. Anna di Pisa.

italo alta velocità torino milano venezia nuovi evo

Europa in treno: e il futuro?

Oggi la rete ferroviaria Alta Velocità permette di accorciare le distanze tra le capitali europee: puoi andare da Parigi a Barcellona in poco più di 6 ore, o da Bruxelles ad Amsterdam, con il Thalys, in 1 ora e 45 minuti! L’innovazione procede spedita, e la rete promette tempi di percorrenza sempre più brevi: l’ultima frontiera del trasporto su rotaia, i treni a levitazione magnetica, come abbiamo visto sono già realtà in corso di sperimentazione in alcuni paesi, tra cui la nostra Italia!

 

Per la foto di copertina: © Miquel González Page via Flickr