Non solo business: Milano ha un cuore artistico tutto da esplorare. Scopri le case stile Liberty tra le sue vie con questo itinerario davvero suggestivo.
Milano è una città in continuo fermento, in cui è impossibile annoiarsi. Se la frequenti spesso per lavoro e sei già a conoscenza di tutte le fiere a Rho fiera Milano in autunno, sappi che il capoluogo lombardo non è solo una città che pulsa al ritmo del business.
La città, infatti, offre molte sorprese anche a livello storico e culturale, essendo ricca di meraviglie artistiche e architettoniche. Che tu abbia del tempo libero in trasferta, o sia a Milano per un weekend con gli amici, non dimenticare di inserire questo itinerario alla scoperta dei luoghi del Liberty milanese. Resterai piacevolmente sorpreso!
Il Liberty a Milano
Se le prime influenze liberty le noterai già al tuo arrivo, nella monumentale stazione centrale di Milan, con i suoi mille tesori nascosti e le sue mille contaminazioni artistiche ed architettoniche, il fulcro della Milano Liberty è senz’altro il quartiere di Porta Venezia con i suoi palazzi adornati.
In questa parte della città è facile trovare esempi di architettura elegante e colorata, che mette d’accordo funzionalità e gusto estetico e dà vita a palazzi all’apparenza tradizionali, eppure adornati da preziose decorazioni in ferro battuto e maioliche.
Erano il “marchio di fabbrica” della borghesia milanese che, tra XIX e XX secolo ha, infatti, commissionato la costruzione delle proprie abitazioni, unendo sobrietà e buon gusto, e regalando al contempo a Milano un quartiere elegante ma mai vistoso.
Casa Galimberti, capolavoro del Liberty a Milano
La nostra passeggiata alla scoperta dalle case in stile liberty di Milano parte da Casa Galimberti (Via Malpighi, 3), che rappresenta l’angolo più suggestivo dell’area di Porta Venezia. Esempio di raffinatezza ed eleganza, questo edificio è stato progettato tra il 1902 e il 1905, ed è il capolavoro dell’architetto Giovan Battista Bossi.
La particolarità di Casa Galimberti? Le piastrelle dipinte che rivestono la superficie esterna della costruzione come in un mosaico, e disegnano figure femminili e maschili, intrecciate tra rigogliose piante rampicanti.
Casa Guazzoni e l’Ex Cinema Dumont a Porta Venezia
A pochi passi da Casa Galimberti puoi ammirare un altro edificio progettato dallo stesso architetto, tra il 1904 e il 1906: si tratta di Casa Guazzoni (via Malpighi 12), con le sue decorazioni in cemento e la facciata impreziosita da balconi in ferro battuto. Anche il portone del cortile e le scale richiamano gli stessi decori dei balconi, in sintonia con la raffinata leggerezza dell’epoca.
Degno di nota anche l’Ex Cinema Dumont, (Via Frisi 2/4), il secondo cinema costruito in Italia dopo il Lumière di Pisa del 1905, e utilizzato oggi come biblioteca di zona.
Le particolari decorazioni di Palazzo Castiglioni e Casa Tosi
Tra le tracce dello stile Liberty a Milano non si può non menzionare il Palazzo Castiglioni (Corso Venezia 47/49). Non perderti la “lampada delle libellule”, racchiusa nell’atrio, e la balaustra dello scalone a due rampe. Entrambe sono tra le poche parti originali sopravvissute.
Un aneddoto curioso? Le statue di donne dello scultore Ernesto Bazzaro, che decorano il portale d’ingresso, furono oggetto di scandalo e provocarono accese polemiche a causa della loro nudità.
Soffermati anche ad ammirare il portale di Casa Tosi (via Senato 28), realizzata dall’architetto Alfredo Campanini nel 1909 come residenza privata: le sue decorazioni con figure di foglie e ferro battuto ricordano lo stile barocco.
Qualche passo più in là: Casa Berri Meregalli e Casa Campanini
Uno dei palazzi più eclettici di Milano è Casa Berri Meregalli (Via Cappuccini 8), opera di Giulio Ulisse Arata, in cui convivono diversi stili: accanto al liberty è possibile riconoscere anche tratti gotici, romanici e rinascimentali. Al centro dell’edificio troverai la scultura di Adolfo Wildt che rappresenta la testa della Vittoria Alata.
Casa Campanini (via Vincenzo Bellini, 11), invece, è stata edificata tra il 1904 e il 1906 dall’architetto Alfredo Campanin. La sua particolarità è il soffitto del portico del cortile, con i suoi disegni che rappresentano mazzi di ciliegie rosse.
La sosta dei viaggiatori: l’Albergo Diurno in Porta Venezia, bene FAI
Lo stile liberty non trova espressione solo nelle residenze private: nel 1926 l’architetto Portaluppi ha progettato un elegante spazio riservato a viaggiatori che volevano fare sosta a Milano dopo un viaggio o una lunga settimana di lavoro, un cosiddetto Albergo Diurno, molto diffuso all’epoca.
Ad accoglierli, un grande salone arredato con divanetti e scrittoi, una serie di salette adibite a servizi commerciali e per la cura del corpo, e una fontana dedicata alla dea Igea, che dava accesso alla zona delle terme. Oggi l’Albergo Diurno ospita esibizioni di arte contemporanea e di teatro e visite periodiche curate dal FAI.
A Milano con Italo
Se sei curioso di ammirare questi splendidi palazzi liberty e non vedi l’ora di raggiungere Milano in treno, non devi far altro che scegliere gli orari che preferisci e acquistare il tuo biglietto. Sapevi che da Roma puoi raggiungere la città lombarda in circa tre ore?