quanto consuma un treno ad alta velocità

Così grande, così veloce e così efficiente: sai quanto consuma un treno ad alta velocità? Tutti i numeri di questo prodigio eco-friendly dell’ingegneria.


Ti sei mai chiesto quanto consuma un treno ad alta velocità? È davvero un mezzo di trasporto conveniente ed ecologico? Per rispondere a queste domande dobbiamo rispolverare qualche concetto della dinamica di base. Allacciati la cintura, perché questo viaggio alla scoperta dei consumi dei treni per il trasporto passeggeri ti sorprenderà.

Il dato di base: il rapporto fra i passeggeri e i kWh

La domanda da porsi in realtà va specificata meglio: quanta energia serve per trasportare un certo numero di passeggeri?  L’unità di misura da prendere in considerazione si riassume in kWh per p-km, consumo elettrico per passeggeri per km, appunto.

Secondo il fisico inglese David JC MacKay[1], i treni ad alta velocità che viaggiano a pieno carico consumano 3 kWh per 100 p-km. In altre parole, per trasportare 100 passeggeri per un km sono necessari 3 kWh. Quanti sono 3 kWh? Equivalgono più o meno all’energia necessaria per fare 3 lavatrici.

La regola quindi è: meno kWh impiega un treno per compiere lo “sforzo” di trasportare i passeggeri lungo una certa tratta, più è efficiente.

Quanto consumano gli altri mezzi di trasporto?

Sempre secondo i dati di MacKay, un’utilitaria che consuma 8,5 litri di benzina per percorrere 100km avrà un consumo di 80 kWh per 100 p-km, 27 volte maggiore dei treni ad alta velocità!

Treno ad alta velocità quanto consuma

Per dare un ulteriore metro di paragone, l’intera rete metropolitana di Londra viaggia in media con 15 kWh per 100 p-km, e quella dei pullman a 32 kWh per 100 p-km. Ecco dunque un motivo in più per scegliere i mezzi pubblici rispetto all’auto!

Come fanno i treni a consumare così poco?

Il segreto dell’efficienza dei treni veloci sta nel poter trasportare un gran numero di passeggeri in modo aerodinamico, a velocità costante, e con una dissipazione di energia ridotta al minimo indispensabile (in futuro, forse pari quasi a zero).

Treni ad alta velocità come funzionano

Grazie al loro design e alle ultimi sviluppi tecnologici, i vantaggi che i treni ad alta velocità hanno sugli altri mezzi di trasporto sono:

  • Un’area di impatto frontale per passeggero minima, grazie al design dei treni. La forma lunga ed affusolata di un treno riduce al minimo la superficie di ogni passeggero esposta alla resistenza dell’aria. A pieno carico, infatti, le centinaia di passeggeri di un treno sono distribuite lungo tutta la lunghezza del mezzo. In altre parole, è come se dovessimo riempire una scarpiera cercando di farci entrare più scarpe possibili: più saremo bravi a utilizzare gli spazi, più scarpe ci staranno dentro.
  • Basso peso del veicolo in relazione ad ogni passeggero. Una grossa auto che trasporta 2 passeggeri pesa di più, per ogni singolo passeggero, di un treno che ne trasporta 700. La totalità di peso che viene spostata per ogni passeggero, nel caso di un treno a pieno carico, è inferiore a quella di qualsiasi altro mezzo.
  • Velocità costante ed uso minimo dei freni. Questo non vuol dire ovviamente che i treni non frenino mai, la sicurezza è sempre una priorità! La rete ferroviaria però è studiata in modo tale che i treni incontrino il minor numero di ostacoli lungo il loro percorso. È lo stesso motivo per cui spesso le stazioni dell’alta velocità sono sotto terra: i treni si fermano, ma senza dover impiegare troppo tempo per rimettersi in carreggiata.
  • Pochi sprechi. I motori a combustione interna delle auto riescono ad utilizzare solo il 25% dell’energia prodotta dalla compressione di benzina. Il resto viene disperso in calore. Nei treni la quantità di energia utilizzata è quasi doppia, e sono in fase di studio tecniche per recuperare l’energia utilizzata durante l’azione frenante.

L’impatto del treno sull’ambiente

Non solo riduzione generale dei consumi e migliore efficienza: i treni ad alta velocità riducono enormemente l’impatto sull’ambiente delle emissioni nocive dei combustibili fossili. Nello studio di MacKay vengono analizzati diversi scenari, ed è evidenziato come i treni ad alta velocità emettano quantità di CO2 fino al 90 per cento inferiori rispetto a quelle di mezzi di trasporto alternativi, come auto o aereo, in relazione alla stessa distanza percorsa.

Il contributo green di Italo

Quanto consuma treno ad alta velocità Italo

Quanto consuma un treno di Italo? Te lo diciamo ogni volta che prenoti un viaggio con noi: sul sito e sui biglietti è sempre specificata la differenza di emissioni di CO2 fra il treno, l’auto e l’aereo per la distanza che stai per percorrere, calcolata secondo la standard europeo Ecopassenger.

Un esempio? Da Milano a Roma in auto si emetterebbero 67,4 kg di CO2, in aereo 119 e in treno… soltanto 24,2 kg (ancora ti chiedi se andare da Milano a Roma in treno o in aereo?). Viaggiando con Italo da Roma a Milano quindi si risparmia il 79% di emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo dell’automobile e l’85% rispetto all’aereo.

Un altro contributo green di Italo è legato ai materiali scelti per costruirne uno. Infatti, vengono utilizzati per il 98% materiali riciclabili, come alluminio, vetro, rame e acciaio.

L’impegno di Italo per tutelare l’ambiente, guarda anche verso il futuro. Infatti Italo ha ricevuto il finanziamento green più grande di sempre nel settore trasporti, denaro che verrà utilizzato per rendere la flotta di Italo sempre più moderna ed eco-sostenibile. Il treno è quindi decisamente conveniente, per te che eviti stress e risparmi tempo, e per l’ambiente.

[1] nel capitolo “Better Transport” del suo libro Without Hot Air.