Ti sei mai chiesto perché i treni viaggiano a sinistra? Ecco spiegato il mistero del senso di marcia dei treni.
Ci hai mai fatto caso? Se stai viaggiando in treno, e all’improvviso ne passa uno accanto nell’altra direzione… da che parte si trova quest’altro convoglio? Proprio così: si trova alla destra della direzione di percorrenza! Perché i treni viaggiano a sinistra? Perché il senso di marcia dei treni è opposto a quello delle auto?
Tutta “colpa” dell’Inghilterra…
La risposta è tanto semplice quanto curiosa. L’origine del senso di marcia dei treni risale all’invenzione della ferrovia stessa, nella prima metà del 1800 in Inghilterra. Come ben sai, il senso di marcia adottato dai mezzi di trasporto nel mondo anglosassone è quello sulla sinistra del lato stradale. Ma pensiamoci su: nel 1825, quando è stata inventata la prima locomotiva, non esistevano ancora le automobili. A cosa si sono ispirati, allora, i treni?
In Inghilterra i treni, e successivamente le automobili, hanno ereditato il senso di marcia dai mezzi di trasporto dell’epoca: carrozze, cavalli, e della gente a piedi! Ma allora la domanda è: perché nei secoli scorsi ci si muoveva tutti sul ciglio sinistro di strade e viali?
…anzi: tutta colpa della spada
Facciamo un altro passo indietro. Sapevi che solo il 12% della popolazione mondiale è mancina? La maggior parte dei viaggiatori nei tempi antichi e moderni si incamminava per lunghi tragitti a piedi con la propria spada a penzoloni sul lato sinistro del corpo. In questo modo, poteva rapidamente impugnarla in caso di pericolo.
Col passare del tempo, un po’ per abitudine e un po’ per convenzione, in mezzo mondo ci si ritrovò a viaggiare sulla sinistra o, in un’altra espressione che ti risulterà familiare, a “tenere la mano sinistra”, ossia il lato sinistro della strada, con la mano destra pronta a difendersi. Da qui ha anche origine l’espressione “contromano”, ossia “in senso opposto e vietato”.
Anche a cavallo era più facile prendere la spada e colpire un avversario se lo si incrociava sulla propria destra. Per un destrimano, inoltre, montare a cavallo risulta più semplice se si sale partendo dalla sinistra dell’animale. Per questioni di comodità e sicurezza, si saliva e scendeva dal proprio cavallo, e successivamente dalle carrozze, accostandosi al lato sinistro della strada, così da non intralciare il traffico.
Insomma: questo modo di viaggiare è stato tramandato dai mercanti a piedi ai cavalieri, alle carovane, fino al senso di marcia dei primi treni delle miniere inglesi e poi anche a quello delle automobili per strada.
Come si è diffuso il senso di marcia dei treni
Anche se oggi la tecnologia con la quale funzionano i treni ad alta velocità è frutto del know-how di diversi Paesi, all’inizio della storia ferroviaria la maggior parte degli Stati europei, tra cui anche l’Italia, ha importato macchinari e tecnologie direttamente dai “maestri ferroviari”, ossia dai produttori inglesi.
Con questa tecnologia venivano importate anche le convenzioni inglesi e tra queste, anche il senso di marcia a sinistra, che è stato mantenuto anche in tempi moderni. Questo è successo nonostante sulle strade di buona parte dell’Europa ormai si viaggiasse sulla destra. Ma, allora…
Perché ad un certo punto in alcuni Paesi si cambiò il senso di marcia?
Serve un’ultima piccola digressione, ma giuriamo che è l’ultima! Verso la fine del Settecento, in Francia, alcuni contadini iniziarono a distribuire beni agricoli trasportandoli in pesanti vagoni. Servivano diverse coppie di cavalli per trainarli il cocchiere si sedeva in groppa all’ultimo cavallo a sinistra così che, da buon destrimano, potesse frustare il resto dei poveri animali con più facilità. Di conseguenza, nel caso avesse incrociato un altro veicolo, per questioni di visibilità si sarebbe potuto spostare completamente sul ciglio destro della strada.
Questo trend iniziò a prendere piede anche in altri Paesi, tra cui Russia, Danimarca e Stati Uniti. Ma fu la Rivoluzione francese a dare un’ulteriore spinta alla “mano destra”: i nobili, infatti, tendevano a viaggiare “all’inglese”, sulla sinistra, mentre tutti gli altri viaggiavano “da campagnoli”, sulla destra.
Con la Presa della Bastiglia, nessun aristocratico osava più camminare sulla sinistra per paura di ritorsioni. Ci pensò poi Napoleone, con le sue conquiste ed espansioni territoriali, a imporre il nuovo modo di “guidare” in altre parti dell’Europa, tra cui anche l’Italia.
Oggi nel mondo il 66% circa della popolazione viaggia sulla destra come in Italia, mentre la parte restante (principalmente nell’ex impero coloniale inglese) si sposta ancora sulla sinistra, come ai vecchi tempi in cui si portava la spada. Anche i treni sono rimasti in qualche modo fedeli alla “tradizione”: viaggiano dappertutto a sinistra, tranne che negli Stati Uniti, Austria e in Germania (a tal proposito, cosa ne pesni dell’alta velocità tedesca?)