Piatti tipici di Torino

Italo ti porta alla scoperta di Torino e dei suoi piatti tipici! Visita la capitale del gusto piemontese e assaggia le specialità del posto: dai tramezzini al cioccolato fino alla famosa bagna cauda.


Parti con Italo in Piemonte, regione rinomata per il Barolo, il cioccolato e le nocciole e visita Torino e le sue tappe imperdibili. La città delle Mole Antonelliana è ricchissima di storia di attrazioni ed è anche una tra le città più misteriose e magiche d’Europa. Ma anche la gastronomia torinese è ricca di piatti tipici della tradizione realizzati con gustosissimi ingredienti del territorio. 

Sei pronto a provare i piatti tradizionali piemontesi come le paste ripiene, la carne, i dolci, il cioccolato e ovviamente il buon vino, tra i migliori d’Italia?

Ecco le dieci specialità di Torino che se passeggi per il Salotto d’Italia, non puoi assolutamente perdere:

  1. Grissini e Tramezzini
  2. Vitello tonnato (Vitel tonné)
  3. Agnolotti del Plin
  4. Tagliolini (Tajarin) al tartufo bianco d’Alba
  5. Bagna cauda
  6. Brasato al Barolo
  7. Bonet (budino)
  8. Cioccolato (Gianduiotti e Cremini)
  9. Crema gianduia e zabaione
  10. Bicerin, Vini e Liquori (Collina Torinese DOC, Freisa di Chieri DOC, Vermuth, San Simon)
  11. Con Italo a Torino

1. Grissini e Tramezzini

Grissini e Tramezzini

Arriva a Torino e come prima tappa, una volta arrivato in stazione, ti proponiamo dove mangiare uno spuntino veloce a Torino Porta Nuova e Porta Susa. Ma se vuoi sapere cosa si cosa si mangia nella città delle Mole, sappi che non puoi alzarti dal tavolo di un qualsiasi ristorante senza aver almeno assaggiato un paio di grissini! Questi bastoncini di pane croccanti, friabili e gustosissimi, fatti artigianalmente a mano, sono nati proprio nel capoluogo piemontese.

I grissini sono stati inventati a Torino nel 1679 dal fornaio di Casa Savoia Antonio Brunero grazie ad una richiesta del medico personale del futuro re Vittorio Amedeo II, Teobaldo Pecchio. Pare che il re da bambino soffrisse di problemi allo stomaco e la sua salute cagionevole non gli permetteva di digerire correttamente la mollica del pane e per questo nascono i ghërsin, questi croccanti bastoncini tutta crosta. Se non li hai mai assaggiati provali subito e sappi che piacevano tanto a personaggi illustri come il Re Sole e Napoleone Bonaparte.

 Grissini e Tramezzini torinesi

Dopo i grissini prova il famoso tramezzino, un’invenzione culinaria nata proprio al Caffè Mulassano di piazza Castello a Torino nel 1925 come versione italiana del sandwich. Il termine che conosciamo oggi fu coniato da Gabriele D’Annunzio come diminutivo di tramezzo ovvero uno spuntino tra la colazione e il pranzo. La prima ricetta ufficiale del tramezzino è stata pubblicata nel 1936 sul giornale La cucina italiana.

Assaggia, sia caldi che freddi, questi piccoli panini a forma di triangolo isoscele fatti da tue fette di pancarrè nelle sue tante varianti tra cui il celebre tramezzino all’aragosta, quello al tartufo, il piemontesissimo tramezzino con la bagna cauda, quello con acciughe e burro, prosciutto e formaggio o pomodoro e salmone. 

I migliori tramezzini di Torino li puoi trovare ovviamente al Caffè Mulassano, da Tramezzino Torino per il tramezzino mortadella al tartufo nero e basilico, la versione con gorgonzola, sedano e mela o quello con salmone Norway, cream Cheese e aneto. Inoltre, da Trivè Time per un tramezzino gourmet tra tradizione e innovazione, dal Bar Zucca e da Caffè Plattì uno dei locali storici del capoluogo piemontese e nei migliori locali di Torino per una brunch imperdibile.

2. Vitello tonnato (Vitel tonné)

Vitello tonato o Vitel tonné

Se sei in giro per Torino e ti fermi per una pausa, sia a pranzo e a cena, devi iniziare dal re degli antipasti ovvero il piatto più tipico torinese: il vitel tonné! Questo delizioso piatto è composto da fettine di roastbeef molto sottili, servite fredde e con una salsa a base di maionese e tonno tritato finemente. Anche se nelle altre regioni d’Italia il vitello tonnato si mangia come secondo piatto, in Piemonte queste fettine di carne sottilissime sono un vero e proprio antipasto che non puoi perdere in una trattoria tradizionale o in uno dei migliori 10 ristoranti di Torino.

3. Agnolotti del Plin

Agnolotti del Plin

Dopo gli squisiti antipasti torinesi devi provare questo primo piatto succulento: gli agnolotti del Plin. Sono dei raviolini di pasta fresca all’uovo tirata a mano ripieni di carne e verdure e sono perfetti se li assaggi con semplice burro e salvia, con il sugo d’arrosto o con il ragù.

I ravioli del plin sono più piccoli dei classici ravioli e il termine plin sta a significare il pizzicotto, in dialetto piemontese, che indica il gesto del pizzicare la pasta con le dita per racchiudere il ripieno tra un raviolo e l’altro. Una volta saldata la pasta si formano delle piccole tasche con la sfoglia sottostante che rendono questi ravioli perfetti a trattenere il sugo. Se hai già l’acquolina in bocca, non perderti la nostra guida sul le migliori piole in cui mangiare a Torino.

4.Tagliolini (Tajarin) al tartufo bianco d’Alba

Tagliolini (Tajarin) al tartufo bianco d’Alba

Il secondo primo che non puoi perderti a Torino sono i tagliolini al tartufo d’Alba conosciuti come  tajarin, delle piccole tagliatelle di pasta all’uovo fatta a mano condite o con burro e salvia, con scaglie del prezioso tartufo bianco d’Alba che grazie al suo aroma inconfondibile rende questo primo piatto un grande classico autunnale della cucina piemontese.

I tajarin nascono precisamente nelle cucine delle cascine delle Langhe nel ‘400 ed era un piatto da giorni di festa e da famiglie ricche, visto il numero di uova che occorrevano per la sua preparazione. I tagliolini li puoi provare anche con il sugo dell’arrosto, con un ricco ragù o con pomodoro e verdure fresche.

5. Bagna Cauda

La tradizionale bagna cauda torinese

Se visiti Torino nel periodo invernale e ami i sapori forti e decisi, il piatto da non perdere  assolutamente è la tradizionale bagna cauda, tradotta letteralmente come salsa calda, una tipica salsa piemontese dalla lunga e lenta cottura di aglio, olio extravergine d’oliva e acciughe. La bagna cauda è servita in un tegame di terracotta ed è tenuta calda grazie ad una fiammella in modo che mantenga la giusta temperatura per tutto il pasto. Il modo tradizionale per consumarla è intingere al suo interno le verdure di stagione crude e cotte come i cardi, i cavolfiori, le cipolle cotte al forno, i peperoni crudi o grigliati, le patate al vapore o le rape.

6. Brasato al Barolo

 Brasato al Barolo piemontese

Se invece sei amante della carne devi provare questo secondo piatto tipico della cucina piemontese: il brasato al Barolo, uno stracotto di Fassone lasciato marinare nel Barolo per almeno 24 ore insieme alle erbe aromatiche come la cipolla, le carote, il sedano, i chiodi di garofano, la cannella, il pepe nero in grani, la noce moscata, il ginepro, il rosmarino, l’alloro e gli spicchi d’aglio. La marinatura e la cottura prolungata sono il segreto di questo piatto davvero delizioso perché rendono la carne morbida e le permettono di assorbire perfettamente gli aromi del vino.

7. Bonet (budino)

Bonèt, in piemontese bunet, il famoso budino

Dopo gli antipasti, i primi e i secondi devi assaggiare i dolci tipici di Torino. Il primo che ti consigliamo è il Bonèt, in piemontese bunet, il famoso budino e uno dei dessert più antichi e più buoni della tradizione gastronomica del Piemonte. Questo dolce al cucchiaio fatto con uova, zucchero, latte, cacao, liquore e amaretti secchi è una vera delizia e si serve rigorosamente freddo. Ne esiste una variante al gianduja, decisamente da provare.

8. Cioccolato (Gianduiotti e Cremini)

Cioccolato (Gianduiotti e Cremini)

La capitale del cioccolato in Italia è Torino, dove sono nati i primi cioccolatini del mondo grazie alla cioccolata portata in città dai Savoia. Col passare degli anni è diventata uno degli ingredienti più ricercati nella vecchia capitale d’Italia. Non perdere l’occasione di assaggiare i famosi gianduiotti e i cremini, ma anche una tazza di cioccolata calda.

Cioccolato: i Gianduiotti

Il gianduiotto è uno dei simboli dell’arte dolciaria torinese e lo riconosci subito grazie alla sua carta dorata che avvolge questo cioccolatino fatto di cioccolato e pasta di nocciole. La gianduia è un tipo di impasto di cioccolato nato a Torino nel 1806 grazie ai cioccolatai torinesi che sostituirono il cacao con la nocciola delle Langhe. È stato il primo cioccolatino a essere incartato singolarmente e prodotto per la prima volta dalla casa torinese Caffarel. È stato presentato al pubblico durante il Carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja che distribuiva questo cioccolatino fatto con cacao, nocciole tostate e macinate, burro di cacao e zucchero. Da allora i famosi cioccolatini hanno preso il nome di gianduiotti. 

Cioccolato: i Cremini

Il cremino piemontese fu inventato nel 1858, a Torino da due pasticceri Ferdinando Baratti ed Edoardo Milano nella loro confetteria-liquoreria Baratti & Milano in Piazza Castello, centro nevralgico della città e ritrovo di personalità della scienza, della politica e dell’arte.

Il cremino è fatto da due strati morbidi di cioccolato gianduja a forma di cubetto e lo puoi mangiare in un sol boccone con nel mezzo una crema al caffè oppure di nocciole. Oggi è ancora realizzato mantenendo la ricetta originale. 

Ma la storia del cremino si lega anche a un altro simbolo di Torino: la casa automobilistica FIAT che nel 1911 lanciò un concorso fra i cioccolatieri d’Italia per l’uso di un cioccolatino a scopo pubblicitario per pubblicizzare la nuova Fiat Tipo 4. Oggi il cremino FIAT viene ancora venduto con il suo incartamento blu, con raggi dorati che vanno verso il basso.

Se ami le auto e la loro storia non perderti la nostra guida a i Musei di Torino come quello dell’automobile ma anche una visita da Baratti & Milano per provare il cremino nella sua casa di nascita ma prova anche quelli della Caffarel, Pernigotti, Feletti, Venchi e San Carlo. Inoltre, nella storica pasticceria di Gustavo Pfatisch oppure da Guido Gobino noto pasticcere di Torino.

9. Crema gianduia e zabaione

Crema gianduia

Dopo il cioccolato devi provare un’altra specialità torinese: la golosissima crema gianduia a base di cacao e pasta di nocciole. Questa deliziosa crema spalmabile a base di gianduia o gianduja (giandoja in piemontese) è un impasto di cacao finissimo arricchito da nocciole del Piemonte che lo puoi gustare in ogni momento della giornata. I pasticceri torinesi inventarono questa squisita crema durante il blocco economico ordinato da Napoleone per i prodotti dell’industria britannica e delle sue colonie sostituendo il costosissimo cacao con la nocciola tonda gentile del Piemonte, più economica e più facilmente reperibile.

Zabaione

Concludiamo con i consigli sui dolci tipici piemontesi con questa crema dolce e spumosa a base di uova, zucchero e liquore nata proprio a Torino nel XVI secolo per opera di Pasquale de Baylon: lo zabaione.

Inizialmente il nome era crema di San Baylon e solo dopo divenne Sambayon in ricordo del santo protettore di cuochi e pasticceri.

Insomma, assaggia questo zabaione che è uno dei dolci più buoni che trovi nel capoluogo piemontese e visita la Street art a Torino tra i murales di Millo e non solo.

10. Bicerin, Vini e Liquori (Collina Torinese DOC, Freisa di Chieri DOC, Vermuth, San Simon)

Bicerin, che in piemontese significa bicchierino, una tipica bevanda analcolica torinese composta da caffè, cioccolato e crema di latte

Se ti stai chiedendo cosa fare a Torino la sera, dalla musica alla birra artigianale  devi provare anche il Bicerin, che in piemontese significa bicchierino, una tipica bevanda analcolica torinese composta da caffè, cioccolato e crema di latte servita in bicchierini tondi e trasparenti. Il gusto è davvero avvolgente e la puoi trovare nei vari bar della città ma soprattutto gustala Al Bicerin, il famoso locale che si trova nel centro storico e che ne custodisce gelosamente la ricetta.

Gli ingredienti sono il caffè espresso caldo appena fatto, cioccolata fatta in casa e crema di latte. Il bicerin non viene servito in tazza ma in bicchieri o calici di vetro che ti permettono di osservare le sfumature date dalla diversa densità e dal diverso colore degli ingredienti usati.

Nel 2001 il Bicerin è stato riconosciuto come bevanda della tradizione piemontese con la pubblicazione sul bollettino ufficiale della regione Piemonte.

Vini e Liquori (Collina Torinese DOC, Freisa di Chieri DOC, Vermuth, San Simon)

Se invece fai il tuo itinerario sui segreti della Torino sotterranea e magica, non perderti un calice di Barolo mentre passeggi o un calice di Collina Torinese DOC o un Freisa di Chieri DOC. Da sorseggiare come aperitivo o all’interno di un cocktail dopo cena, prova il Vermuth, un vino aromatizzato nato proprio a Torino nel 1786 dalle diverse tipologie, bianco, ambrato, rosato o rosso. E infine prova il San Simone perché un buon pasto a Torino non può che terminare con un bicchierino di questo famoso amaro con le sue 34 piante ed erbe selezionate, provenienti per la maggior parte dal territorio circostante, e con la sua caratteristica bottiglia.

11. Con Italo a Torino

Arriva con Italo nella città sabauda tramite i tanti treni per Torino da Salerno, Napoli, Roma, Firenze, Reggio Emilia. Scopri gli orari, biglietti e tariffe Italo per il capoluogo piemontese, tanti collegamenti giornalieri per Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa, ti aspettano. Se non vedi l’ora di deliziare il tuo palato, acquista subito il tuo biglietto ma ricordati di accedere sempre alla tua area riservata per usufruire anche delle Offerte Più, tariffe dedicate ai soli iscritti. Se non lo hai ancora fatto, puoi registrarti gratuitamente al Programma Fedeltà Italo Più, avrai subito il -5% di sconto sul tuo primo viaggio e in più accumuli punti con i tuoi viaggi per richiedere biglietti premio gratuiti.